giovedì 24 giugno 2010

BECK TO THE FUTURE!

non potevo non omaggiare il mio chitarrista preferito nel giorno del suo compleanno (66 primavere - e non sentirle). dagli esordi con gli Yardbirds (un posticino di tutto rispetto, occupato anche da due altri giovanotti di belle speranze, tali Page e Clapton...), al Jeff Beck Group (con un ancora acerbo Rod Stewart), Beck, Bogert & Appice, a una carriera solista non da classifica, ma nemmeno priva di riconoscimenti. Grammy Awards a parte, Jeff è probabilmente il chitarrista più apprezzato dai suoi stessi colleghi, "a musicians' musician" viene spesso definito. la sua firma è sui pickup più usati del mondo, su vari modelli fender e anche su una les paul gibson (uno dei pochi, se non l'unico, ad avere un piede in casa di entrambe le superpotenze), e soprattutto sulle parti di chiatrra di artisti anche molto diversi fra di loro, da Roger Waters a Stevie Wonder, perfino Cindy Lauper e Bon Jovi... Tutto questo senza mai diventare oggetto di gossip, riservato, ma non recluso, con una sola grande passione oltre la musica: le ford hot rod, che ripara e customizza in proprio. ma è quando ha una stratocaster in mano che sai che dio esiste...100 DI QUESTI GIORNI jEFF!

lunedì 14 giugno 2010

HOW THE GODS KILL


che Valhalla Rising non fosse nulla di usuale lo sapevo dal blog di Modesty. ma che fosse una tale miniera di spunti non me lo aspettavo...anzitutto il silenzio, elemento assolutamente magnetico, ancor più coinvolgente se rapportato alla nostra chiassosissima epoca, riflessa cinematograficamente in squilli di trombe, inni tribali e tamburi. ma questo non è Troy, e nemmeno Braveheart. qui non ci sono i buoni sentimenti, non c'è l'onore, la fede è una superstizione insulsa. tutta la vicenda mi è sembrata diretta a scardinare questi valori, costruiti ed innaturali, da cui l'uomo del futuro (il bambino che accompagna il protagonista) si deve liberare per poter progredire. One Eye, il protagonista, è una specie di Cristo al contrario, con il silenzio al posto delle parabole e la scure al posto dei miracoli. il suo monocolo è un suggerimento che lo accosta al divino, tanto nella mitologia nordica (anche Odino ha un occhio solo) quanto nella nostra (l'occhio di dio nel triangolo). ma più che ai suddetti dei, secondo me è simile alla natura, alla madre terra. come la natura è silenzioso, paziente, e trova sempre una via per liberarsi da chi tenta di ridurlo in schiavitù. e la sua reazione è feroce, veloce e spietata, non concede scampo (le scene non sono, infatti, dei saggi di ginnastica a cui tutti i film d'azione ci hanno abituato). ma è anche protettivo come solo la natura sa essere, è un salmone che risale la corrente per assicurare una nuova progenie e poi consegnarsi serenamente alla natura, con una morte che assomiglia più a una fagocitosi, a un riassorbimento, che interviene quando la sua funzione si è esaurita. il bambino (l'uomo nuovo) sta di fronte al futuro (il mare), liberato dal fardello della superstizione (il vero fattore accecante, in ultima analisi), senza che a questa sia sostituito un altro dogma. c'è solo il libero arbitrio.
beninteso...è solo quella che è stata la mia impressione. un sentitissimo grazie a Modesty per il suggerimento

mercoledì 9 giugno 2010

A PLACE FOR THOUGHTS - RETURNS

penso che...
Il patchouli sia forse la cosa più indisponente per il mio olfatto.
la persona che si sente in pace con tutti sia anche quella che ha più nemici, proprio per questo motivo
i baci perugina abbiano svolto un compito non disprezzabile nella diffusione della letteratura, anche se purtroppo ancora troppi pensano che "Anonimo" sia in effetti il nome di uno scrittore molto prolifico
con i presidenti democratici il dollaro americano recuperi sempre sulle altre monete. i dollari che mi sono tenuto oggi valgono 30cent in più di quando li ho acquistati. è una statistica da contadino, ma funziona
dovrei prendere lezioni di canto...non voglio diventare sting, cerco solo di non farmi male
le adidas degli anni 70 siano fra gli oggetti più belli di tutto quel periodo
il professore di storia moderna all'università avesse ragione da vendere quando diceva "di ogni avvenimento, chiedetevi 4 volte il perchè"
il fatto che nessun tecnico telecom sia mai stato ucciso, o almeno seviziato, da un utente, sia un fatto assolutamente straordinario
La corrida sia una cosa che capiscono veramente in pochi
la fantascienza anni 50, con la sua incoerenza scientifica e la sua assenza di effetti speciali, sia assolutamente più coinvolgente di quella odierna
mi farò un caffè..

I KILL YOU!


Il grandissimo Jeff Dunham con il suo personaggio più divertente. qui da noi non credo passerebbe la censura...non c'è nemmeno una parolaccia, ma qui abbiamo abbandonato il senso dell'umorismo in favore del politically correct (puah!)
enjoy

lunedì 7 giugno 2010

(I AIN'T) SUPERSTITIOUS

Qualche giorno fa mi sono ritrovato a visionare "Mio fratello è figlio unico", non so nemmeno perchè, evidentemente dovevo aver considerato di avere 2 ore da buttare. Ma anche se non gli avrei dato due lire, alla fine non l'ho trovato poi così male, malgrado la sublime interpretazione di Scamarcio, a mezz'asta come le sue palpebre. mi ha piacevolmente colpito l'episodio, epifanico per il protagonista, del concerto nell'università occupata. qui il comitato etc etc propone una versione "defascistizzata" dell'inno alla gioia (quello dell'eurovisione, per i miei coetanei), dove al posto del testo originario vengono inseriti i nomi dei vari leader comunisti, in un carosello di mao tze tung, lenin, marx e via arrossendo, fino a concludere (ma va?) con l'immancabile bandiera rossa. come se non bastasse, ecco l'intervento degli studenti di parte avversa, pronti a difendere l'onore di Beethoven (se l'hanno defascistizzato, allora prima era fascista-logico no?). segue tafferuglio con botte assortite. conclude il tutto la frase del bravo Elio Germano "ma io mi domando e dico, quando mai ve n'è fregato a voi de Beethoven?".
nel 77 ero ancora alle medie, quindi non posso confermare che ci si producesse in simili ridicoli ed inutili adattamenti, ma probabilmente la vicenda narrata proprio da una cosa del genere prende spunto. e mi chiedo: ma quante di queste cazzate ha prodotto l'ideologia? una cosa che finisce di essere idea per diventare filtro attraverso cui vedere tutto il mondo, dogma, assioma, verità unica, religione, o meglio ancora, vista la sua natura in fondo campata per aria, superstizione. e come i superstiziosi non passano sotto una scala e si toccano i gioielli di famiglia se passa un gatto nero, allora si cerca di esorcizzare tutto dandogli il colore che si è scelto, quale che sia. e via così, se sei alla maggioranza devi screditare quello che dice l'opposizione e viceversa, se sei cristiano devi scacciare i musulmani, se sei islamico devi odiare gli infedeli, se sei francese odi tutti gli altri, se sei tutti gli altri odi i francesi, se sei femminista devi aborrire i pompini, i reggicalze e i tacchi a spillo, se sei etero devi odiare i froci, se sei omosessuale devi dimostrare che sei meglio degli etero, se il candidato alla presidenza ha la pelle scura lo voti (o non lo voti) per quello, se sei comunista non vuoi saper niente di mussolini, se sei fascista non vuoi sapere niente di marx, se sei interista odi la juve, e se sei romanista la lazio (e viceversa, almeno credo). e per finire un'altra bella grattata di coglioni (cazzo, ma è pieno di gatti neri...). e intanto la paura spadroneggia, e se la ride, pure...
coraggio. :)