giovedì 15 aprile 2010

CANADA'S FINEST




In Canada hanno proprio tutto: la natura più incontaminata, la bandiera più bella del mondo, il sole, la neve, l'hockey, l'NBA, Ken Kesey, Mark Myers, il petrolio, l'acero, lo sciroppo d'acero, la Molson, le aragoste... ma soprattutto sono parecchio "coperti" per quanto riguarda il panorama musicale. da Leonard Cohen a Celine Dion (sic), passando per Neil Young, BTO, The Guess Who, Triumph, the Tragically Hip, Cancer Bats, Harem Scarem, Saga, Bryan Adams, Voivod, Anvil, I mother earth, Devin Townshend, Alanis Morissette, Frank Marino, The Tea Party, insomma ce n'è un po' per tutti. ma i miei preferiti, da quando il passaparola studentesco me li fece conoscere nel lontanissimo 1981, restano i Rush. tre strumentisti di primissimo ordine, che hanno attraversato ormai più di 35 anni di carriera, senza rifiutare nuovi suoni e strumenti, ma suonando sempre e solo come i Rush. la cura in tutti gli aspetti, dall'impianto strumentale, alle liriche sempre curatissime, fino alla veste grafica, è sempre stato il loro marchio di fabbrica. visti a Milano nel 08, 3 ore circa di concerto spettacolare, e anche parecchio divertente (proprio nel senso comico del termine, con i filmatini, cartoni animati e quant'altro a contorno), senza eccessi come tutta la loro carriera, solo grande classe.


17 commenti:

  1. C'è anche altro che viene dal canada, eh: dai Cowboys Junkies agli Eric's Trip :)

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  2. non è che potevo metterli tutti...a dispetto del fatto che sono la metà di noi, hanno 100 volte più artisti di un certo livello. come facciano non lo so.

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  3. ma oggi tutta "robba de droga" tiri fuori? :)))

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  4. Forse più che come facciano loro è un mistero come NON facciamo noi, con le nostre potenzialità umane... Ma che c. dico, ma quale mistero: semplicemente, abbiamo lasciato ai moggi della situazione anche la discografia, l'editoria, la produzione cinematografica...

    p.s. canad-musicalmente, il preferito di un barbaro come me è senza dubbio Bryan Adams. :D

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  5. Zio, accipicchia, Brian Adams potrebbe avere un equivalente letterario, non so, diciamo nei romanzi di Alberto Bevilacqua?
    Posso consigliarti questi due straordinari brani dei Cowboys Junkies, invece?
    Sun comes up etc.
    Sweet Jane

    unwise: non me n'ero accorto, però hai ragione :)

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  6. bè..canadesi eran martha and the muffins..e oggi hai dimenticato caribou..l'ultimo è mediocre,ma i primi 2 bellissimi

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  7. anche la scena indie non manca di nomi, dagli arcade fire ai metric.....comunque per me il canada non è giudicabile è come se fosse il 51° stato degli USA....troppo facile..

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  8. Skip Spence: recentemente omaggiato da Beck!
    Antesignano del folk psichedelico.

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  9. * allelimo PARTE PRIMA
    Ho ascoltato Sweet Jane, e l’ho trovata deliziosa.
    Però il paragone letterario–musicale, stavolta, non credo ci stia (o forse ci starebbe se io ascoltassi, che so, albano e romina?) Potrei dire che musicalmente (essendo stonato, incapace di leggere le note, non avendo mai suonato uno strumento, non essendo andato a concerti dal vivo, non avendo mai letto cose SULLA musica) io sia un analfabeta. Ma è proprio questo il punto: mentre l’analfabeta non può leggere libri, l’apentagrammico (bella questa, se l’ho inventata io sono un genio, prima pensavo di usare “adoremì”, ma era troppo pacchiano…) l’apentagrammico, dicevo, può benissimo godere delle piacevoli emozioni e sensazioni che la musica può dare al suo udito, al suo cervello e alla sua anima (qualunque cosa essa sia o non sia) e non credo che in questo caso sia facile parlare di “livelli”, di ciò che è certamente “alto” e di ciò che è certamente “basso”. (Anche se chiunque capisce che Mozart sta piuttosto in alto, e Toto Cutugno abbastanza rasoterra).

    Poi queste sensazioni ed emozioni me le possono dare anche artisti graditi a chi se ne intende, come nel caso di quella canzone degli Spacemen 3 che avevo apprezzato dalla stefy, o come i The National che ho scoperto solo ieri e che a quanto pare sono un po’ di più di pizza e fichi. Però, se per scatenarmi a ballare da solo dopo aver scritto quattro ore, o per ascoltare qualcosa in macchina, mi piace anche del facile pop rock alla Bryan Adams sinceramente non vedo dove stia il problema, né mi sembra possa costituire un grave abbassamento di livello intellettual-culturale.

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  10. * allelimo PARTE SECONDA
    Non per niente, anche se odio il multitasking, posso usare la musica come piacevole e rilassante sottofondo mentre lavoro (se si tratta di una fase di lavoro “meccanica” e non troppo creativa), mentre non potrò mai mescolare la lettura di un libro con altre percezioni (e non lo dico per sostenere che la scrittura è superiore alla musica, per carità, dico solo che sono cose troppo diverse per fare un parallelo che non sia vago o più o meno scherzoso)

    Ciò detto, io frequento sempre più i blog prevalentemente musicali perché in questa nuova (recentissima!) fase web della mia vita sono curioso di nuove cose in ogni campo, e sono ben felice di lasciarmi umilmente “educare” dagli altri. Però non credo che una cosa che ti è piaciuta, a livello di Gusti e di sensazioni, possa smettere di piacerti perché ti spiegano che è musicalmente fuffa. (E se fosse possibile non lo vorrei: perché rinunciare a ciò che piace, e che essendoti piaciuta in passato ti risveglia ricordi, ti fa volare sulle ali del tempo?) Ciò non impedisce che, piano piano, possano piacertene pure altre di “più alto livello”…
    Ma devono piacerti, devono conquistarti, devono essere un godimento. Essendo al tempo stesso un pigro e un amante del Piacere, non mi metterò certo a “studiare”…

    E poi, scusa, se saltasse fuori che la forma di musica più “alta” è la lirica, tu cosa fai, ti metti ad ascoltare solo Pavarotti e la Callas o continui a seguire i tuoi più modesti Gusti?

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  11. Zio Scriba, lungi da me il voler convertire chicchessia - io penso che alcune canzoni siano più interessanti di altre, se mi capita lo dico, punto.
    Poi l'apentagrammico è come l'analfabeta: ascolta la musica, come l'analfabeta può ascoltare una storia raccontata o un libro letto da altri.
    A quel punto potrebbe appassionarsi di più a Moccia che ad Auster - il primo è senz'altro più "facile", no?
    Ma tutto questo non avrebbe nulla a che fare con la qualità :)
    Mi sembra molto significativo il fatto che tu possa usare la musica come sottofondo - per me è una cosa assolutamente impensabile, un disco ha bisogno della mia attenzione completa. Non posso ascoltare musica e fare qualcos'altro nello stesso tempo, esattamente come tu non puoi concepire di mescolare la lettura con altre percezioni: è solo questione di qual è la "forma artistica" che più interessa ad ogni singola persona, non della forma d'arte in sè.

    Su Bryan Adams, (s)oggettivamente ma credo che molti siano d'accordo con me, penso sia la perfetta espressione del rock inutile.
    Poi se ti piace, uè, niente di male, ci mancherebbe altro.
    Però ecco, allora come si fa a criticare chi torna a casa dopo 10 ore in ufficio e per rilassarsi preferisce guardare la tv piuttosto che leggere?
    Oppure preferisce leggere del facile "best seller alla Moccia", "sinceramente non vedo dove stia il problema, né mi sembra possa costituire un grave abbassamento di livello intellettual-culturale" :))))

    Sulla lirica o classica o jazz o quello che vuoi, penso siano come i "filoni" letterari: ha più dignità culturale il giallo o l'horror? Non lo e non mi interessa, ma generalmente preferisco un libro giallo ad un libro horror, come generalmente preferisco il rock alla musica classica.

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  12. * allelimo
    mi sa che hai ragione quando dici che dipende dalla forma artistica che ci interessa di più: con le altre abbiamo magari un rapporto più fuggevole e superficiale. Per me è impossibile NON considerare imbecille sia moccia che chi lo apprezza, e non riesco neanche lontanamente ad applicare lo stesso metro con chi fa un certo tipo di musica e con chi la ascolta, mentre per un altro può essere l'opposto. Comunque i consigli continua a darmeli perché li apprezzo molto. :-))

    * unwise
    l'ultima frase vale anche per te: non solo perché queste cose le stiamo dicendo in casa tua, magari rompendoti pure un pochino ucazzo, ma perché ti considero una delle massime autorità in materia... :D

    ciauz a tutti e due!

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  13. Zio Scriba, il bello di discutere con persone intelligenti è proprio il fatto che si riesca capire ed apprezzare le posizioni anche opposte, anche non necessariamente condividendole :)
    Quello che dici tu è in effetti molto più diffuso nella musica che, per dire, nel cinema o nella letteratura. Conosco molte persone che non hanno dubbi sul fatto che Moccia o Vacanze di Natale o L'isola dei famosi siano esempi di degradamento dell'umana intelligenza, che poi non riescono a capire la differenza tra (due nomi a caso) Nico e Madonna.
    E trovo curioso che quello che hai detto anche tu ("le piacevoli emozioni e sensazioni che la musica può dare al suo udito, al suo cervello e alla sua anima (qualunque cosa essa sia o non sia) e non credo che in questo caso sia facile parlare di “livelli”, di ciò che è certamente “alto” e di ciò che è certamente “basso”.") venga di solito riferito solo alla musica, quando evidentemente la percezione di chi guarda Vacanze di natale è esattamente la stessa: piacevoli risate per due ore di divertimento senza nessun impegno, e via esempiando sulla stessa strada per tv, letteratura, etc.
    Ti viene in mente una possibile spiegazione a questa mia curiosità? :)

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  14. Non so, forse il mio sarà un sottovalutare (o addirittura insultare?) la musica, ma credo che a volte due accordi orecchiabili, uno strumento ben suonato, una bella voce, possano fare da "contenitore", o da "detonatore", per altre cose che poi ci metti tu, mentre se un film è banale e cretino io non solo non mi diverto, ma credo che non riuscirei a divertirmi nemmeno sforzandomici: dovrei proprio farmi preventivamente lobotomizzare!
    Però se provo a mettermi nei tuoi panni ci arrivo: se avessi la tua passione, se avessi in casa i tuoi meravigliosi strumenti e li sapessi suonare, se avessi fatto parte di un gruppo come il tuo che sapeva cosa significhi suonare e cantare, probabilmente avrei dentro me una sorta d'antenna che riconosce automaticamente la monnezza musicale, così come io riconosco soltanto quella letteraria (per talento naturale) e cinematografica (perché per il cinema ho un interesse, una passione e una frequentazione non professionali ma comunque di gran lunga superiori a quelli che ho per la musica)
    Chissà, forse si tratta solo di darmi del tempo: in fondo sono piuttosto sincero quando dico di essere ancora un bambino... :-))

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  15. @ Zio Scriba: non preoccuparti, sono onorato di leggere qui le opinioni di gente con la testa sulle spalle...e cmq lo spazio virtuale è praticamente infinito, quindi ben vengano tutti i commenti!
    in queste simpatiche diatribe, chi ci guadagna di più è quello che ha meno preconcetti di formazione (e mi ci metto per primo). contaminare il proprio gusto persoanle con ascolti diversificati è una cosa che, soprattutto come musicista, ritengo essenziale. anche scoprire che qualcosa non ti piace ha la sua utilità...

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  16. Moving Pictures fu, guarda caso, il mio album dei Rush. Rimasi accecato da Tom Sawyer e da Red Barchetta...ma via da tutto l'album. Dalla scoperta mai più abbandonati.
    ciao, silvano.

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  17. @ Silvano: e non dimentichiamo la madre di tutti gli strumentali: YYZ!
    benvenuto!

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